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Ad aprile l'auto elettrica frenata dal lockdown

Ad aprile l’auto elettrica frenata dal lockdown

Anche la mobilità elettrica subisce la frenata del lockdown. Se a marzo, malgrado la chiusura delle concessionarie, le auto elettriche avevano resistito facendo segnare un miracoloso +47%, dovuto principalmente all’e-commerce, ad aprile anche le “immatricolazioni a domicilio” di Bev si sono arrestate sotto il peso della crisi economica che attanaglia il Paese. Se il settore dell’automotive ad aprile 2020, secondo i dati del ministero dei Trasporti, è praticamente azzerato (-98%), i veicoli elettrici segnano -58% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Male, ma meno peggio dei mezzi a benzina o diesel.

“Secondo i dati diffusi dal Ministero, ad aprile diminuiscono del 97,55% le immatricolazioni di autovetture, con 4.279 unità rispetto alle 174.924 dello stesso mese dello scorso anno, con una perdita di quasi 171.000 unità”, dice una nota di Unrae.
Tra tutti i segni negativi fanno eccezione le auto elettriche con un -58%, con 500 unità immatricolate (rispetto alle 1.193 del 2019) e una quota di mercato di circa il 12%. – rileva ancora l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri – Come risultato dell’enorme sforzo portato avanti dalle Case sul fronte della riduzione delle emissioni di CO2, ad aprile queste diminuiscono di quasi il 15% a 101,5 g/km dai 118,9 di aprile 2019 (nel cumulato calano del 6,7% a 112,1 g/km da 120,2 g/km del primo quadrimestre dell’anno scorso)”.

Per quanto riguarda i mezzi ibridi, questo mese sono stati immatricolati 281 veicoli contro i 9.516 di aprile 2019 con un drammatico – 97%. Il ‘saldo’ gennaio-aprile 2020 resta positivo di gran lunga solo per le elettriche, mentre le ibride ad aprile hanno ‘bruciato’ quasi tutto il distacco rispetto all’anno scorso. Nei primi 5 mesi di quest’anno sono state immatricolate 5.901 auto elettriche contro le 2.351 dello stesso periodo 2019 (+ 151% malgrado il lockdown), mentre le ibride immatricolate sono state 38.141 contro le 37.920 di un anno fa (+0,6%). Da sottolineare che le 500 immatricolazioni di veicoli elettrici di aprile 2020 riguardano per lo più società di noleggio: un chiaro segnale dell’effetto ‘quarantena da Coronavirus’.

Entrati nella cosiddetta Fase 2 dell’emergenza sanitaria, le concessionarie hanno riaperto ma la situazione, secondo il presidente Unrae Michele Crisci, senza provvedimenti urgenti del Governo rischia di collassare con ripercussioni sull’intera economia del Paese. La ritrovata attenzione per l’ambiente emersa in questo periodo, dovuta allo stop forzato di veicoli e fabbriche, potrebbe però giocare a favore dell’auto elettrica.