Nuovi incentivi spingono per la diffusione capillare dei sistemi di ricarica
Accanto agli incentivi legati all’acquisto delle auto elettriche, il Quadro Strategico nazionale per i combustibili alternativi (D.Lgs. 257/2016) contempla il piano nazionale per la costruzione di una rete di infrastrutture di ricarica, che rendano l’elettrico un sistema di mobilità efficiente e accessibile. Il PNIRE (Piano nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica), che regola la strategia di sviluppo di una rete pubblica di alimentazione, contempla anche l’edilizia come tassello essenziale per la sua diffusione.
L’installazione di punti di ricarica agli edifici di nuova costruzione diventa quindi un obbligo di legge per tutte le nuove costruzioni che includano almeno 10 unità abitative, prevedendo una copertura non inferiore al 20% dei posti auto previsti dal progetto. Per favorire l’attuazione del piano, alle prescrizioni di legge sono state integrate una serie di misure e sgravi fiscali.
Dal marzo 2019 al dicembre 2021, infatti, ai contribuenti che ne facciano richiesta, viene riconosciuto il 50% di sgravio, su un valore massimo di 3000 euro, per l’acquisto e l’installazione di colonnine e infrastrutture di ricarica con una potenza massima fino a 7kW.
Le misure si inseriscono in un mercato, quello dell’edilizia green, che vede costruzioni sempre più efficienti dal punto di vista energetico, capaci di abbattere la dispersione termica, di contenere i consumi e di co-generare energia da rinnovabili, con tecnologia che spazia dal solare termico alle celle a combustibile basate sull’idrogeno per livelli di efficienza a emissioni zero. Tecnologie innovative applicate al mondo dell’edilizia, che si integrano allo smart building e all’automazione domestica in chiave green. Soluzioni tecnologiche, che supportano l’utente nell’uso razionale degli elettrodomestici in presenza di energia rinnovabile co-generata, bilanciano i consumi delle smart-grid redistribuendo l’energia in eccesso alla rete, contribuiscono a una nuova dimensione ecologica e a impatto zero dell’abitare.
Un’attenzione all’ambiente che non può certo fermarsi al garage di casa, abbandonando l’ecologia per un motore endotermico. Ecco quindi che l’e-mobility diventa il complemento ideale a questa rivoluzione edilizia, tecnologica e costruttiva e lo fa non solo offrendo tecnologia coerente con le logiche del green building, ma anche con una serie di misure ad hoc, pensate per rendere sempre più diffusa l’opportunità di accedere ai servizi di ricarica in ambienti pubblici e privati.
Un’opportunità per costruttori e proprietari, ma anche un importante incentivo alla diffusione di una mobilità elettrica che parta dal garage di casa, per proseguire nella routine quotidiana degli utenti, che si tratti di lavoro, attività commerciale o turismo, sia in aree urbane che extra urbane.