Obiettivi, opportunità e sfide: tre parole per esprimere un connubio imprescindibile quando si parla di transizione energetica. Un tema sempre più sentito dagli addetti ai lavori e che diventa protagonista dell’evento “La transizione energetica: quale impatto economico?” organizzato dal Centro Studi Borgogna e da Vinacci-Think Tank.
Il ciclo di incontri che si terrà presso il Blue District di Genova, vede tra i partecipanti anche EnerMia attraverso lo speech del socio Fondatore Flavia Samorì.
Martedì 15 marzo 2022, Flavia Samorì partecipa al primo dei tre incontri formativi e informativi con un intervento che parlerà dell’importanza della mobilità elettrica come modello economico e sociale per la tutela delle persone e dell’ambiente.
Partendo dalle discussioni sugli obiettivi legati alla transizione energetica, dalle quali emerge l’intenzione degli Stati di procedere verso un graduale passaggio alle energie rinnovabili, Flavia Samorì sottolinea come l’introduzione massiva dei veicoli elettrici sia in grado di contribuire in modo significativo ad accelerare il processo di decarbonizzazione. Questo dovrà puntare sull’elettrificazione e promuovere un ulteriore «cambio di passo» al fine di poter raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione al 2030 (-55%) e di piena decarbonizzazione al 2050.
Una transizione ecologica che non può prescindere dalla mobilità elettrica dove lo sviluppo di una rete capillare di ricarica è la condizione sine qua non per poter percorrere questa strada di transizione. In particolare, se negli ultimi anni c’è stata una grande crescita nell’offerta di veicoli elettrici ed ibridi, è altrettanto vero che lo sviluppo dell’infrastruttura non è cresciuta allo stesso ritmo.
“La strada per l’elettrico è segnata e serve ora percorrerla con fiducia”, afferma Flavia Samorì. “È importante che tutti gli operatori del settore facciano gioco di squadra e remino nella stessa direzione, spingendo sulle istituzioni affinchè mantengano le promesse e appoggino gli stessi obiettivi con incentivi certi. Solo così sarà possibile costruire un sistema di mobilità stabile, efficiente ed efficace”.
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